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A Viareggio, I Ragazzi del Moletto restaurano la famosa scritta

La scritta di cui parliamo è la frase “Viareggio in te son nato in te spero morire” di Mario Tobino, che campeggia gigantesca sul muro della zona di Viareggio oggi chiamata Muraglione, che in realtà – storicamente – è il Moletto.

I Ragazzi del Moletto si prendono cura della scritta, la mantengono viva e la restaurano periodicamente.

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(Foto di Velia Chiericoni)

Velia Chiericoni ci introduce nel mondo de I Ragazzi del Moletto.
Scrive così sul suo profilo Facebook:

Con allegria, tra una fischiettata di una canzone del Carnevale di Viareggio e l’altra, tra una chiacchierata e l’altra, si sono messi a rinfrescare di nuovo la scritta.
La tinta è stata fornita dalla Fondazione Carnevale.
Lo fanno sempre, tengono pulito quel luogo magico, se ne prendono cura, rinfrescano la scritta…

Ve li presento di nuovo, perché col tempo la storia si perde, tanto che qualcuno pensa erroneamente che il loro nome derivi dalle bellissime statue di Libero Maggini lì collocate.

Sono I Ragazzi del Moletto.
“Del Moletto” perché quello non è il Muraglione, come ultimamente lo chiama qualcuno, storicamente quello è il Moletto e il Muraglione era da un’altra parte.

Il nome se lo dettero negli anni ’90, ironizzando su una serie televisiva di quel periodo: “I ragazzi del muretto”.
Successivamente, nel 2001, ufficializzarono il gruppo.

Li ho conosciuti attraverso mio papà Ciso, che andava a pescare in quel posto magico, era uno di loro, è stato il primo presidente (perché il più anziano), il suo successore è Francesco Francesconi.
Anch’io sono poi entrata a far parte di questo meraviglioso gruppo, non solo perché lì rivivo quello che vedeva o provava mio padre, ma anche perché hanno fermato il tempo, hanno conservato quella viaregginità che si sta perdendo e che mi appartiene, fatta di cose semplici, piccole ma grandi: apprezzare Viareggio, godersi la sua natura, il cielo, il mare, i gabbiani e reputarsi fortunati per essere nati qui.

Hanno ancora quella sana e pura scanzonatezza tipica dei viareggini che sta diventando sempre più rara, l’ironia, lo sdrammatizzare sui problemi.
Hanno quel senso di appartenenza alla propria città che li guida anche a prendersene cura, senza fatica ma con allegria.
Sono viareggini nel senso puro del termine.

Chi vuole rinfrescare un po’ di viaregginità e un po’ di amore per Viareggio dovrebbe fare una visita lì!

i ragazzi del moletto foto di velia chiericoni
(Foto di Velia Chiericoni)
cinzia donati chi sono giornalista e blogger con calma nella socialsfera

Chi sono: in nomi de I Ragazzi del Moletto

Beppe Vannucchi
Caterina Raimondi
Claudio Bucci
Cristina Fabbri
Daniela Bassi
Edoardo Lucchesi
Francesco Francesconi
Giorgio Bonuccelli
Giuseppe Da Mommio
Lucia Bassi
Manuela Martinelli
Marco Simoncini
Massimo Del Pistoia
Michele Pardini
Paolo Pizzo
Renzo Ragona
Rossano Leoncini
Sonia Frattini
Tiziano Lombardi
Velia Chiericoni
Walter Francesconi

Il loro punto di ritrovo, con il sole o con la pioggia, ovviamente è il Moletto: chi pesca, chi parla, chi passa il tempo.
Spesso il gruppo si ritrova anche a cena insieme.
Portano dentro la gioia di esser nati qui, a Viareggio.

Qui sotto, negli scatti del fotografo Mario Biondi, i lavori di restauro della scritta:

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(Foto di Mario Biondi)
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(Foto di Mario Biondi)
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(Foto di Mario Biondi)
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Velia (Foto di Mario Biondi)
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(Foto di Mario Biondi)
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(Foto di Mario Biondi)
mario tobino
Mario Tobino

Qui ho parlato dei tre moli di Viareggio

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