“Da vicino nessuno è normale”: mostra di Matteo Raciti a Maggiano
Un evento unico in un luogo suggestivo
In un luogo unico e suggestivo, come l’ex manicomio di Maggiano, alla scoperta delle grandi sculture in cartapesta dal forte carattere grottesco che fino al 4 novembre abiteranno questo luogo!
Prosegue presso l’ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano (Lucca) la mostra “Da vicino nessuno è normale” dell’artista Matteo Raciti, realizzata in collaborazione con la Fondazione Mario Tobino-Ets.
La mostra resterà aperta fino al 4 novembre durante gli orari di visita organizzati dalla Fondazione Mario Tobino.

Una mostra che si pone l’obiettivo di raccontare la malattia mentale in tutte le sue sfaccettature, uscendo dalle convenzioni.
Lo spettatore si confronta con il suo IO più profondo, si immedesima in queste enormi e grottesche anime di carta, facendo sì che la parte più fragile e nascosta esca senza essere rinnegata.
“Da vicino nessuno è normale” è il punto di partenza di quello che vorrebbe essere un lungo viaggio nelle strutture psichiatriche italiane, abbandonate, dimenticate o a cui è stata donata una nuova vita.
L’arte rende possibile e comprensibile ciò che molto spesso non lo è
“Da vicino nessuno è normale” prende vita nel 2021 al Carnevale di Viareggio come gruppo scultoreo itinerante.
L’idea nasce dall’esigenza di raccontare la malattia mentale in più sfaccettature attraverso l’arte del grottesco, cercando di fuggire facili etichette e far sì che lo spettatore, specchiandosi in queste grandi anime di carta, possa confrontarsi con la propria parte più fragile senza rinnegarla ma provando a dialogarci.


Più in generale, l’obiettivo è quello di sensibilizzare la società civile tutta a circa 45 anni dalla “Legge Basaglia” (Legge 13 maggio 1978, n.180 – “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”) che dispose la chiusura dei manicomi in Italia, segnando una svolta nel mondo dell’assistenza ai pazienti psichiatrici, aprendo allo stesso tempo una serie di riflessioni ancora oggi attuali.
La peculiarità di queste grandi opere in carta e ferro è la spiccata teatralità
Ciascuna di esse infatti è indossabile e, quindi, capace di interagire con gli spazi e col pubblico.
“Per questo motivo – dice Matteo Raciti – ho pensato che la natura propria delle sculture potesse trovare agio negli antichi spazi che un tempo accoglievano la follia, scegliendo come luogo d’elezione istintivamente l’ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano (Lucca), oggi sede della Fondazione Mario Tobino.
Un luogo importante e suggestivo che nasce per conservare, valorizzare, ma soprattutto mettere a frutto e sviluppare la grande eredità culturale di Mario Tobino; riportare alla luce le vicende dell’ospedale di Fregionaia fin dalla sua istituzione, recuperare la memoria storica di un’intera comunità, favorire l’indagine critica della produzione letteraria dello psichiatra tobiniana e, allo stesso tempo, farsi strumento di promozione del dibattito regionale e nazionale destinato a progettare il futuro dell’assistenza psichiatrica”.

L’esperienza immersiva
La mostra è un’esperienza immersiva in cui il visitatore viene guidato negli spazi suggestivi dell’ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano, alla ricerca delle grandi sculture in cartapesta che abitano i luoghi della memoria.
Gli stessi che in passato costituivano la dimora di tanti uomini e donne affetti da disturbi mentali.
“Vorrei – prosegue Raciti – che questo evento fosse solo il punto di partenza per un lungo viaggio nelle strutture psichiatriche italiane abbandonate, dimenticate o che hanno trovato oggi una nuova vita, con l’obiettivo di sostenere il dibattito pubblico sulla salute mentale e rendere materiale attraverso il linguaggio trasversale dell’arte ciò che purtroppo, molto spesso, non viene considerato tale”.
Le fotografie
Insieme alle sculture di Matteo Raciti, gli scatti della fotografa Valentina Ragozzino raccontano poeticamente tutto il processo di realizzazione delle opere in esposizione.

Chi è Matteo Raciti
Matteo Raciti nasce a Catania nel 1986 e, sin da primi anni di età, matura l’amore per la manipolazione dei materiali, la pittura e il teatro.
Con gli anni fa vera e propria vita di bottega nei cantieri per la realizzazione delle macchine sceniche itineranti per il Carnevale di Acireale dove comincia a lavorare già dall’età di 18 anni come scultore.
Nel 2014 collabora attraverso la Facoltà di Architettura di Siracusa con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico per la realizzazione delle installazioni pubbliche realizzate per il Centenario della Fondazione.
Nel 2015 consegue la laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Catania con una tesi sperimentale in scenotecnica dal titolo “L’effimero Itinerante tra storia, tecnologia e innovazione – Una proposta per la Varia di Palmi”.
Nel 2016 si trasferisce a Pietrasanta (Lucca) e, dopo un periodo di pratica presso lo studio dello scultore Marcello Giorgi, si unisce al gruppo di artisti dello studio d’arte condiviso “La Polveriera”.
Insieme ad altre cinque artiste espone e gestisce la galleria d’arte autogestita “INTRECCIArte” a Pietrasanta.
Dal 2017 è uno degli artisti del Carnevale di Viareggio, dove realizza grandi sculture semoventi e itineranti in carta, con particolare predilezione per il teatro urbano.
Nel 2021 è uno dei dieci finalisti di Lucca Biennale Cartasia – Paper, Art, Design con la scultura pubblica in carta e ferro “Hybris” installata presso La Posta dei Borghi a Lucca nel giugno 2021.
Lo stesso anno e poi nel 2022 altre sculture pubbliche raggiungono Pistoia “Il Castello ritrovato”, Acireale “Magma Dentro” e Catania “La fucina di Efesto” e “Bel Paese volo via”.
Nel 2020 fonda con l’attrice e psicologa Chiara Gistri la Compagna di Teatro Urbano Kalligeneia e nell’ottobre 2022 aprono con “La Parata di Marco Cavallo”, Incanti – Festival Internazionale di Teatro di Figura.
Realizza sculture, installazioni urbane e scenografie teatrali.

“Da vicino nessuno è normale”
di Matteo Raciti
Dove: Maggiano (Lucca), ex Ospedale Psichiatrico
Quando: fino a sabato 4 novembre
La mostra è aperta al pubblico durante le visite guidate Sorella Follia e negli orari di apertura della Fondazione Mario Tobino
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 0583 327243
fondazionemariotobino.it
Leggi qui la mia intervista a Isabella Tobino


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Grazie per quello che farai!
Foto bellissime storie di sofferenza che non conosciamo. che le sculture rappresentano benissimo. Mi hai fatto venir voglia di vederle Grazie CINZIADONATI
Grazie a te Antonella! Sì, credo ne valga la pena vederle dal vivo! Fammi sapere, se ci andrai, le tue impressioni!