Dalla radio – seconda puntata
Segnali dai Fondoscala
La radio in 3 puntate vista da Fabio e Alessandro
Come tutti i martedì, anche questo andiamo in diretta su Radio Incontro (fm 107.75 oppure in streaming su www.incontro.it) con il nostro programma Playsound.
Io e Fabio, ovvero i Fondoscala (dell’incoscienza) ci prepariamo come sempre psico fisicamente per la nuova puntata.
Allora: è vero che stiamo in uno studio radiofonico per 90 minuti e non siamo in miniera, però dobbiamo trovare le notizie che formano i nostri talk e non è facile.
La nostra linea editoriale è quella di cercare di regalare un po’ di spensieratezza a coloro che ci ascoltano. Quindi andiamo alla ricerca di curiosità e notizie strane provenienti da tutto il mondo: portiamo i nostri ascoltatori dall’estremo nord all’estremo sud della nostra Nazione, poi prendiamo aerei e voliamo in America, Australia, Messico, Inghilterra… Un giro del mondo in 90 minuti alla ricerca della stranezza e dell’assurdità!
Inoltre ci prepariamo sull’artista che dobbiamo intervistare, cercando di essere ‘diversi dagli altri’, non canonici e di non fare le solite domande da intervista radiofonica. Cerchiamo in tutti i modi di trasformare, per 30 minuti circa, la nostra trasmissione in un bar.
Tutto questo sembra semplice e banale… Forse lo è… Ma io e Fabio non facciamo questo di lavoro: entrambi lavoriamo full time, abbiamo una famiglia, altri interessi e la radio è un di più che portiamo avanti con passione e fatica, in attesa che diventi la nostra priorità.
A proposito di scalare l’Everest! Oltre a tutto ciò dobbiamo essere in grado di fare anche la “Stairway To Heaven”, ovvero le mille mila scale che ci portano, non in Paradiso, ma negli studi di Radio Incontro. Questi gradini sono un po’ come le unghiate del Diavolo presso il Duomo di Pisa: leggenda narra che, se le conti, il numero di unghiate non torna mai uguale. Ecco, gli scalini del Radio Incontro Building sono così: li monti martedì, li conti e sono tanti, troppi. Arrivi il martedì successivo, li riconti e sono tanti più uno e così via… Suggestione? Magia? Vecchiaia? Un giorno apriremo le porte del nostro studio a tutti voi che ci state leggendo e potrete constatare con i vostri occhi.
Come sempre prepariamo la scaletta, sempre diversa da puntata a puntata.
Una scaletta fantastica, e non perché le canzoni le scegliamo noi. La selezione musicale strizza l’occhio alle grandi hit ma anche alle novità, soprattutto quelle fatte dagli artisti che abbiamo intervistato. Spesso mettiamo brani che non sono ancora in rotazione nei grandi network. Non siamo dei pionieri o dei talent scout, non ci arroghiamo di tali meriti e fregi, semplicemente stiamo cercando di darci un’identità, un marchio di fabbrica! Ma soprattutto, nel nostro piccolo, cerchiamo di dare una mano, o almeno così speriamo di fare, a questi ragazzi.
Questa sera intervistiamo il personaggio del momento: Federico Martelli.
Questo nome e cognome può non dire niente a chi legge, ma se scrivessi “Bello Bello” e Italia’s Got Talent sarebbe troppo semplice.
Il ragazzo, fresco 36enne, è molto loquace, un fiume in piena. Dice tante cose, dà consigli, si racconta e non voglio annoiarvi perché abbiamo parlato tanto e ascoltato in anteprima il remix della hit “Bello Bello”.

È stato bello, anzi bellissimo, perché dietro l’ironia e l’incoscienza, Federico ha trattato un tema molto delicato che affligge la maggior parte dei lavoratori dipendenti, sia nel pubblico che nel privato.
Sapete che cosa è il bello di questo lavoro? Che le apparenze ingannano. Se guardiamo la performance artistica, il modo di cantare, di stare sul palco… Federico potrebbe sembrare uno scappato di casa, invece è un ragazzo umile, intelligente, sagace, ironico, ma soprattutto autoironico.
Il messaggio, forse banale, forse sdolcinato, forse demodé, lasciato da Federico è quello di credere nei propri sogni! Di farsi il mazzo per raggiungerli e se non ci riesci… Non devi avere nessun rimpianto! E se riesci a raggiungere il tuo sogno… Devi stare con i piedi per terra, perché come sei arrivato in alto, puoi ricadere in basso e devi sempre avere un paracadute.
(Testo di Alessandro Carugini)
Dentro lo studio di Radio Incontro, dove si prepara la nuova puntata di Playsound:
Chi sono Fabio e Alessandro: i Fondoscala
Due personalità forti e decise, ma completamente diverse tra loro: l’istinto e la ragione.
I Fondoscala (dell’incoscienza) nascono così, per caso, grazie anche alla pazienza dell’amico regista Fabio Della Bartola, che ha dedicato diverse ore della sua vita a formare e preparare Fabio e Alessandro (purtroppo per lui con scarso risultato, ma questo dipende dal materiale di partenza ormai andato!).
Due speaker non professionisti, un empolese e un pisano che, grazie anche alle passate esperienze radiofoniche su Orme Radio (I Fiammiferi) e Onde Nerazzurre, due programmi con ascolti discreti che parlavano rispettivamente delle avventure di un gruppo di ragazzi empolesi sboccati e del Pisa Sporting Club, hanno deciso di mettersi in gioco! E quindi adesso lancia i dadi…
