Dalla radio – terza (e ultima) puntata
Segnali dai Fondoscala
La radio in 3 puntate vista da Fabio e Alessandro
Siamo arrivati alla fine di questo piccolo appuntamento dedicato alla radio e siamo faticosamente alla fine della stagione di Playsound.
Molti ospiti sono stati con noi in questi mesi donandoci le loro esperienze, i loro sogni e anche la loro passione, che è poi quella che ci accumuna tutti intorno a un microfono.
La cosa bella è che alla fine piano piano si riescono a capire i meccanismi e come funzionano le cose.
In una piccola radio locale tutto è un po’ artigianale e si deve avere costanza e determinazione, perché molto spesso il diretto rapporto con il pubblico viene un po’ meno e si naviga a vista.
Adesso probabilmente ci aspettano nuove avventure e nuovi scenari che ancora non possiamo anticipare, ma di sicuro come “l’ornitorinco che se ne frega e fa” (parafrasando da “Il Manuale di Ornitorianna (che se ne frega e fa)” di Marianna Zanatta), anche noi proviamo a fare lo stesso: fregarcene e fare.
Le parole hanno un enorme potere e condividere il proprio pensiero con gli altri è una sorta di terapia che ti fa stare bene e ti permette di tenere, come dice Vasco, tutto il mondo fuori.
Tutti hanno un’etichetta da darti, perché ti devono mettere in una casella, ma noi ci muoviamo senza pensare molto a cosa significa essere o troppo vecchi, o non capaci, perché il fine che abbiamo è quello di divertirci e, se possibile, regalare un sorriso.
Se ci saremo riusciti anche per una sola persona, credo che il nostro obiettivo sarà raggiunto.
Spesso durante la puntata in diretta, citando il giornalista Guido Meda con la sua iconica frase “Tutti in piedi sul divano!”, cerchiamo di immaginarci come gli ascoltatori stiano ascoltando la radio e se potessimo scegliere li vorremmo così: in piedi che ridono e ballano. È così che ce li immaginiamo.
Buona Radio a tutti!
(Testo di Fabio Asiri)
Chi sono Fabio e Alessandro: i Fondoscala
Due personalità forti e decise, ma completamente diverse tra loro: l’istinto e la ragione.
I Fondoscala (dell’incoscienza) nascono così, per caso, grazie anche alla pazienza dell’amico regista Fabio Della Bartola, che ha dedicato diverse ore della sua vita a formare e preparare Fabio e Alessandro (purtroppo per lui con scarso risultato, ma questo dipende dal materiale di partenza ormai andato!).
Due speaker non professionisti, un empolese e un pisano che, grazie anche alle passate esperienze radiofoniche su Orme Radio (I Fiammiferi) e Onde Nerazzurre, due programmi con ascolti discreti che parlavano rispettivamente delle avventure di un gruppo di ragazzi empolesi sboccati e del Pisa Sporting Club, hanno deciso di mettersi in gioco! E quindi adesso lancia i dadi…
