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“Dietro il quadro”: mostra di Dario “Lustro” Barsotti a Lucca

Fino a giovedì 20 aprile è visitabile la mostra di Dario “Lustro” Barsotti “Dietro il quadro”, a Lucca, nella Chiesa di San Benedetto in Gottella, in piazza Bernardini.
Orario di apertura indicativo: dalle 10 alle 19.

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Si tratta di una mostra personale di pittura di Dario Barsotti, in arte “Lustro”, che espone i propri dipinti, molti a tema sulla città di Lucca.

L’autore si propone di portare i visitatori “dietro” il quadro, luogo simbolico ma anche reale e li vorrebbe condurre oltre la semplice osservazione dal “davanti” e anche superare la comprensione (e immedesimazione) dello stare “dentro” al dipinto.

La produzione dell’artista, autore tra l’altro anche del progetto Justinlucca.it sito monotematico focalizzato su Lucca, è visibile sul portale Lustroarte.it

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Tre domande (più una!) a Dario “Lustro” Barsotti

1. “Dietro il quadro” nel concreto come si traduce? Cioè cosa succede – se succede qualcosa – al visitatore che viene a vedere la mostra?

Dietro il quadro è un luogo reale, di qui la scelta della parola “quadro” anziché “dipinto”, e anche simbolico.
Sul lato B dei miei stanno a volte piccoli pensieri o poesiole di strada, generati solitamente prima del concepimento della pittura. È imprescindibile per come sono abituato a lavorare il separare lo scritto dal soggetto raffigurato, un dipinto non avrebbe senso se mancasse di un concetto, un messaggio, una sua poetica…
La metafora del dietro sta poi nell’intento di condurre l’osservatore oltre il “davanti”, la sola estetica, oltre il “dentro” che è il coinvolgimento ma più a fondo, un po’ nelle radici che hanno ispirato il quadro e che adesso lo sostengono.
Adoro “condividere” emozioni, al visitatore sbadato non accade niente, dice “Bello” o “Bravo” e se ne va. Chi invece dedica un minimo di profondità ed è tanto generoso da condividere la propria sensibilità o visione, ne esce più ricco e mi lascia più ricco.

2. Quanto Lucca rientra nei dipinti esposti?

Dipingo Lucca per un amore sincero, non per scelte commerciali o per ingraziarmi turisti e autoctoni… Però non dipingo soltanto Lucca.
Posso confessarti che l’ultima raccolta, una serie di quattro dipinti presentati in anteprima a questa mostra, nasce dalla pura invenzione e senza riferimenti reali, geografici, figurati, tuttavia alcuni visitatori hanno riconosciuto la mia città e questo aspetto mi ha lusingato.
Da Lucca attingo ispirazione ed energia, non si fa pittura “a cottimo”, spesso mancano gli stimoli o la concentrazione necessaria, ecco, nel mio caso una passeggiata nel centro storico è sempre rigenerante… Come diceva quella pubblicità “e riparti di slancio!”.

3. Come hai scelto le opere da esporre in questa mostra?

D’inverno sono molto più produttivo, di solito riesco a dipingere parecchie tavole che poi vestono le pareti di casa mia prima di spogliarla per popolare le mostre in primavera e in estate.
Lo scorso inverno ho compiuto varie commissioni, in particolare due raccolte dal titolo “Fiammiferi” ed “Epica”, poi vari altri singoli pezzi, quindi è rimasto davvero poco tempo per infoltire il portfolio dei dipinti.
Alla fine avevo i quadri contati, un ulteriore sforzo e sono arrivato a una quindicina tra vecchi (2020-2021) e nuovi (2022-2023).
Dipinti prevalentemente con tecnica acrilico su tavola, le dimensioni non grandi, il formato 40×60 cm il più comune.
Tutto rigorosamente incorniciato artigianalmente e “Made in Lucca”, in questo credo profondamente.
Ho completato la mostra con un buon numero di stampe d’arte, riproduzioni di vecchi lavori che non ho più in originale.
Certi soggetti piacciono molto, specie gli scorci di Lucca che è una città grandemente apprezzata e che ho “mappato” sia in pittura su Lustroarte.it che per scritto su Justinlucca.it

4. Cosa dicono i visitatori a proposito della diversità stilistica delle opere esposte?

Un aspetto che ha incuriosito molto i visitatori della mostra è che i dipinti fossero tutti dello stesso autore. Ho così spiegato, come meglio riuscivo, che i vari passaggi da uno stile all’altro non rappresentano un’evoluzione o un approdo, ma piuttosto una mia necessità di sperimentare e comunicare. Il ciclo delle mostre d’arte dello scorso anno si chiamava appunto “Due mani” per sottolineare questo aspetto della diversità stilistica nella produzione esposta. Mi piace pensare che astratto e figurativo siano come due idiomi differenti per comunicare talvolta il medesimo messaggio. Il legame credo risieda proprio nel concetto, alla fine lavoro per entrambi nello stesso modo: il pensiero mi suggerisce un concetto, lo sviluppo prima per scritto, poi un bozzetto su carta, quindi vado a tracciare la tavola o tela per poi completare in pittura. In molti casi il bozzetto iniziale accompagna il dipinto “dietro il quadro”. L’ultima raccolta pittorica dal titolo “Come ti vedi” ha un sapore un po’ espressionista sul genere nordico, è piaciuta molto sia agli stranieri che agli italiani, oltre che aver soddisfatto il sottoscritto, cosa non proprio scontata. Credo che proseguirò su questa strada con lavori di dimensione maggiore, almeno finché mi sentirò di farlo.

“Dietro il quadro”
di Dario “Lustro” Barsotti
Lucca
, Chiesa di San Benedetto in Gottella, sede della Confraternita dei Legnaioli, piazza Bernardini
Fino a giovedì 20 aprile
Orario (indicativo): dalle ore 10 alle 19

Info:
348 4151323
lustroarte.it

Qui la mia intervista a Dario “Lustro” Barsotti

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