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Elios Lippi: nel decennale della scomparsa, il ricordo di Andrea Vagli

Pubblico il ricordo che Andrea Vagli dedica a Elios Lippi, nel decennale della sua scomparsa.

Nel decennale della sua scomparsa, sento il dovere di ricordare la figura straordinaria di Elios Lippi che purtroppo ci ha lasciato fra il 1° e il 2 novembre del 2012.

Elios Lippi, o più semplicemente Elios, nasce viareggino il 9 gennaio 1920 e per oltre novant’anni ha affrontato la vita con il sorriso, il colore e pennelli nella sua città: Viareggio.

La ritrarrà nelle sue infinite sfaccettature, dai coriandoli del Carnevale, ai tramonti delle sue spiagge, alla musica del Pucciniano, alla grafica del suo lavoro, prima come tipografo poi come artista a tutto tondo, sempre all’interno del piccolo studio di piazza Dante, fino a quando alla soglia del suo novantatreesimo compleanno, la sera del 1° novembre 2012, ci lascia sempre da viareggino ancor più innamorato della sua città.

Per Elios Lippi il colore era una missione, una ragione di vita, il disegnare e poter mostrare agli altri quanto era bravo, quanto era ancora “felice” quella sua mano che in tanti anni di vita aveva lasciato dietro a sé innumerevoli matite ormai consumate.

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A gennaio 2011, in un evento a lui dedicato nel piccolo teatrino Leonardo Pacini – spazio teatrale Silvano Baratti, nella chiesa di San Antonio e grazie alla collaborazione dell’Associazione Culturale Terra di Viareggio, Elios stesso desiderò intitolare la serata “Questa è la mia arma e guai a chi me la tocca”.
L’arma in questo caso era il suo adorato pennello, lui stesso ci disse che era l’unica sua arma a disposizione per poter affrontare la vita, in particolar modo dopo la perdita dell’amata moglie Carla, un’arma caricata con munizioni di colore e allegria.

Fin da “bamboretto” si avvicinò alla Tipografia Pezzini, dove imparò un mestiere che lo vide crescere e farsi una famiglia, mestiere che gli permise di lavorare a contatto con il mondo della grafica, di conoscere Sergio Bernardini nel periodo d’oro della Bussola e, attraverso lui, i personaggi della vita mondana che allora frequentavano la Perla del Tirreno.

Così lo ricorda il prof. Giuseppe Paoli: “Conoscere Elios Lippi è stato un grande privilegio e una figura importante per me. Quando ero ancora un giovane studente, condividendo la mia formazione universitaria con l’attività di designer e grafico creativo, feci la sua conoscenza quando lavorava come “Compositore” presso la Tipografia Pezzini di Viareggio. In quei giorni, avevo portato alcuni lavori pubblicitari, tra manifesti, brochure e depliant da realizzare.
Le sue competenze tipografiche e le qualità estetiche lo portavano a darmi consigli e soluzioni tecniche nel realizzare alcune idee che vedevano dei passaggi complicati, che lui sapeva semplificare, come l’uso di “fustelle multiple” per ritagliare cartoncini con figure umane o per forme caratterizzate da incastri di tipo “puzzle”; lui con grande sicurezza mi dava subito la certezza del risultato.”

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Sempre attraverso la sua maestria grafica ebbe la possibilità di lavorare per il Festival Pucciniano e far parte del consiglio direttivo del Festival, cosa che gli fu veramente congeniale vista anche la sua immensa passione per le opere liriche, che lo portò a collezionare dischi e cassette delle opere più disparate.

Ma la sua passione per Viareggio non si esaurisce qui.
Come non accennare al suo secondo amore? In successione solo alla famiglia e alla musica di Puccini e Verdi (ricordo infatti che fu Consigliere-Addetto alla Pubblicità del Comitato d’Amministrazione del Festival Pucciniano dal 1980 al 1990), ovvero quella sorta di ossessione popolare che a Viareggio diventa endemica e che prende il nome di  Carnevale, questa sorta di euforia di massa che colpisce ogni viareggino e come tale Elios ne era affetto positivamente.

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Elios Lippi, come ci ricorda anche Claudio Vecoli nel suo “Profili di Cartapesta”: “è strettamente legato al Carnevale. Fratello minore di Guido (carrista fra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale) e di Vittorio (mascheratista attivo dai primi anni ‘50 fino al 1970) […] Le sue prime esperienze nel mondo della cartapesta risalgono all’adolescenza, […] dà infatti una mano al fratello Guido e ben presto, da semplice ragazzo tutto fare, grazie al suo spiccato senso cromatico viene promosso alla colorazione […] comincerà a disegnare alcuni bozzetti anche per i più affermati costruttori dell’epoca […] Lippi ritornerà da protagonista firmando il bozzetto de “La grande burattinata”, carro di prima categoria di Renato Verlanti e Luigi Bonetti”.

Per quasi vent’anni anni, dal 1979 al 1995, è stato presidente dell’allora Rione Vecchia Viareggio, entrò alla “Vecchia” spinto da quell’anima coinvolgitrice che era Mameli Codecasa, già a partire dal 1975, con il carro “Oh come me la godo”, dove rimase fino a che le gambe traditrici non lo costrinsero a parcheggiare definitivamente la sua 126 gialla e a non potersi più arrampicare su improvvisati ponteggi pittorici.

In oltre trentacinque anni di vita rionale, con Elios Lippi, la Vecchia Viareggio verrà ammessa anche al concorso nella seconda categoria, al tempo in cui le costruzioni di questa categoria arrivarono a essere oltre 10, le sue costruzioni riuscirono ad arrivare al quarto piazzamento nel 1984 con “Musica Calda e Musica Fredda” e bissare il piazzamento nel 1985 con “Lo Squalo Sam”.

In quel periodo Elios disegnò bozzetti per sé e per gli amici (voglio ricordare l’episodio del suo amico Davino Barsella: dopo la sua scomparsa Elios, nel 1992, s’impegnò e lottò per potergli realizzare una mostra antologica alla Torre Matilde), modellò argilla, si arrampicò sui ponteggi per colorare le sue figure, realizzò progetti di addobbi carnevaleschi per il rione, fece manifesti e cartoline.

Le cartoline: un’altra passione che non lo lasciò mai, lavorandoci anche fino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Si possono contare oltre 25 cartoline ufficiali per il Carnevale di Viareggio, nelle quali sono comprese quelle ufficiali per festeggiare il ventennale (1991) e quarantennale (2011) della Vecchia Viareggio, ma non si può limitare la sua passione rionale solo alla “Vecchia”. Per il rione Torre del Lago nel 2004 realizza il manifesto ufficiale e il relativo materiale filatelico, infine da menzionare assolutamente la sua amicizia e collaborazione con il Rione Darsena, al quale Elios ha dedicato oltre una ventina di immagini grafiche stampate e decine di schizzi ancora inediti e conservati dalla figlia Giovanna. Coronamento di questa sua passione, sarà l’omaggio che nel 2012 la Fondazione Carnevale, sotto la presidenza di Alessandro Santini, farà a Elios: firmare con una sua opera uno dei manifesti ufficiali del Carnevale di Viareggio del 2012.

elios lippi locandina mostra centenario 9 25 gennaio 2020
La locandina della mostra nel centenario della nascita di Elios Lippi

È da ricordare un altro aspetto del suo percorso artistico, ovvero la passione per il cinema e in particolare per il cortometraggio, divenendo pioniere della cinematografia in 8 e Super-8 mm nella Versilia degli anni ‘50, aspetto questo riscoperto grazie alle ricerche di Riccardo Mazzoni e Claudio Lonigro dal 2010 ad oggi.

Mi rammarica profondamente il fatto che dalla sua scomparsa, Elios sia stato quasi dimenticato dalla sua città (soprattutto e incomprensibilmente da quel Rione a cui lui ha dato veramente tanto), a esclusione dell’Associazione Culturale Terra di Viareggio e del Circolo Filatelico Giacomo Puccini con l’amico Silvano Pasquali.

Terra di Viareggio nel gennaio 2020, prima delle chiusure imposte dalla pandemia, riuscì a organizzare, sotto la mia direzione e nel centenario della sua nascita, una mostra antologica delle sue opere a Palazzo Paolina, nelle sale gentilmente concesse dall’Assessorato alla Cultura.

Il Circolo Filatelico più di una volta lo ha ricordato con la stampa di cartoline a lui dedicate, riproponendo bozzetti e progetti carnevaleschi e anche per questa occasione sono stato contattato per un progetto a lui dedicato e a scopo benefico.

Concludo sottolineando come Elios era quel personaggio nato a Viareggio e innamorato della sua Viareggio, così come lui la vedeva, con i suoi pregi e i suoi innumerevoli difetti, stonature che all’occhio dell’innamorato non si vedono e spariscono nella luce della passione.

Viareggio, 31 ottobre 2022

Andrea Vagli.

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