In libreria “Poi furono le ali” di Maria Grazia Piastri e Stefania Mallegni
È uscito il libro “Poi furono le ali” di Maria Grazia Piastri, illustrato da Stefania Mallegni
Martedì 28 febbraio, alle ore 16:30, a Viareggio presso la Villa Argentina, si presenta il libro “Poi furono le ali”, edito da Pezzini, scritto da Maria Grazia Piastri e illustrato da Stefania Mallegni.



Si tratta di una fiaba moderna il cui protagonista è Antonio, un bambino di 10 anni.
Antonio, durante tutto il ciclo della scuola primaria, non è mai riuscito a socializzare con i compagni, a sentirsi parte del gruppo classe.
Troppo timido, troppo fragile per sentirsi accettato.
Così, al di fuori della scuola, vive la sua solitudine tra le quattro mura della sua cameretta.
Finché, un giorno, nella mela della sua merenda, vede spuntare un vermetto, un vermetto parlante!
Lo chiamerà Kent, come il super eroe.
Sarà il suo unico amico, oltre a quelli virtuali.
Ritroviamo Antonio l’ultimo giorno di scuola delle superiori.
Otto anni sono trascorsi.
Chissà se nel frattempo avrà imparato ad aprirsi agli altri, a dare spazio ai suoi sogni e volare alto.
Magari sì, con l’aiuto di Kent o di un’amica…
“Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro”
(Supereroi, Mr. Rain)
Attraverso la leggerezza di una fiaba, Maria Grazia Piastri affronta il tema dell’isolamento sociale, purtroppo sempre più dilagante tra i bambini e gli adolescenti.
Sono adesso definiti Hikikomori, termine gergale giapponese, in quanto il fenomeno è nato appunto in Giappone negli anni Ottanta, per poi estendersi in altri paesi.
In Italia, si stima siano centomila i ragazzi che hanno deciso di ritirarsi dal contesto sociale e vivere soltanto nella sicurezza della loro casa.
Provano sollievo nella solitudine, illudendosi di aver trovato una soluzione al proprio malessere.
C’è in loro una forte componente ansiosa e un’interpretazione della realtà più elaborata rispetto alla media.
Quella degli Hikikomori è una protesta silenziosa, ma nasconde significati profondi.
Comprendere le loro motivazioni può aiutarci a correggere quello che non funziona.
Noi adulti, genitori e insegnanti, abbiamo il compito di supportare i propri figli e i propri alunni; nel contempo, valorizzare i talenti che ognuno di loro possiede.
A volte, anche da una semplice fiaba si può trarre un insegnamento.

Qui la mia intervista a Stefania Mallegni, illustratrice
