Le sculture di MOG per White Carrara
Sabato 17 giugno alle ore 18:30 si inaugura White Carrara 023 Still Liv(f)e | Le forme della scultura, a cura di Claudio Composti
White Carrara 023 Still Liv(f)e
Le forme della scultura
Dal 17 giugno al 1 ottobre


[Fonte del testo seguente: sito https://whitecarrara.it/]
Carrara è un tipico esempio di città che i manuali di economia definiscono one company town, cioè realtà che vivono soprattutto grazie a una sola fonte produttiva-industriale: nel nostro caso parliamo del marmo delle Apuane e delle sue lavorazioni.
Carrara quindi è stata nei secoli – ed è ancora oggi – frequentata da scultori internazionali sostanzialmente per due motivi: qui si trova il bianco statuario, uno dei marmi più pregiati al mondo e qui lavorano maestranze che offrono mani, saperi e laboratori al servizio degli artisti (basti pensare che Michelangelo estraeva qui la sua pietra).
Per dare un riscontro visivo all’idea della città come fucina creativa in continua evoluzione, l’edizione 2023 di White Carrara gioca sul tema della trasformazione dal blocco non lavorato – STILL LIFE – alle varie forme della scultura contemporanea, STILL ALIVE.
Quanto è cambiato il concetto di scultura con l’avvento della tecnologia? Quanto i canoni classici sono stati stravolti dall’utilizzo di nuovi materiali, che esulano dal marmo, intervenendo sull’arte plastica con supporti video, fotografici o robotici? Dove termina la definizione di scultura e inizia quella di installazione?
A queste domande, si cerca di rispondere con otto scultori, dal Maestro Giò Pomodoro fino ad artisti contemporanei riconosciuti sulla scena italiana e internazionale, che attraverso le loro opere mettono in evidenza quanto sia eterogeneo il linguaggio della scultura, che si usi il marmo o qualunque altro materiale o medium volto a plasmare la forma.
Il tema dunque è affrontato anche attraverso l’uso dell’immagine, con una mostra di sei artisti-fotografi, esposti a Palazzo Binelli, dal titolo Visioni Plastiche. Ciascuno di loro ha colto con la propria interpretazione, in modi totalmente differenti, la versatilità del marmo e dell’arte tridimensionale.
Infine è possibile assistere alla proiezione di due cortometraggi: il primo, Il Capo di Yuri Ancarani, in esposizione permanente al mudaC│Museo delle Arti Carrara, è un documentario eroico che racconta attraverso il solo linguaggio del corpo riti, poteri e tradizioni dell’escavazione della montagna; il secondo, di Andrea Botto, fa dell’esplosione la sua cifra linguistica riportando alla mente dei cittadini momenti storici del recente passato come la demolizione delle case popolari del quartiere Caina o l’utilizzo degli esplosivi in cava.
Gli scultori invitati sono:
Sergi Barnils
Mattia Bosco
Stefano Canto
Michelangelo Galliani
MOG Morgana Orsetta Ghini
Mikayel Ohanjanyan
Giò Pomodoro
Quayola
I video-artisti:
Yuri Ancarani
Andrea Botto
I fotografi:
Bruno Cattani
Giacomo Infantino
Carolina Sandretto
Simon Roberts
Dune Varela
In piazza Alberica e in piazza delle Erbe troviamo le sculture di MOG


Chi è MOG Morgana Orsetta Ghini
MOG Morgana Orsetta Ghini (Roma, 5 aprile 1978) si laurea con lode all’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2001.
È co-fondatrice del Collettivo OP con il quale realizza installazioni monumentali ambientali, come la scultura monumentale presso il Lago di Molveno in Trentino e parte integrante della mostra “Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese”, all’interno del Padiglione Italia alla 16ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Sempre con il Collettivo OP realizza nel 2021 le sculture sonore monumentali “Uno Di Un Milione” in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano presso la vetta del Parco Nazionale dello Stelvio a Pejo 3000, presentando il progetto alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP26 di Glasgow.
Tutte le info di MOG a White Carrara qui: https://whitecarrara.it/mog/

La mia intervista a MOG su lastanzadelletorture
