Lucca Comics & Games 2023
Articolo di Giulio Arnolieri
Lucca Comics and Games, in programma dall’1 al 5 novembre, è ormai da anni, con pieno merito, una delle più importanti manifestazioni del mondo nel settore.
La frequento dai primi anni ‘70, quando era limitata quasi solo alla tensostruttura collocata in piazza Napoleone, e spesso penso a come gli organizzatori che si sono succeduti nei decenni hanno saputo gestire il modificarsi dei gusti di chi la frequenta.
Quando è nata i fumetti erano popolarissimi, una parte notevole delle edicole era riservata a loro, da quelli per bambini a quelli per adulti.
In Italia c’erano molti editori e le novità (anche d’importazione come i super eroi Dc e Marvel) uscivano a ritmo continuo.
Oggi parte dei fumetti sono fruibili in versione digitale, ma le case editrici nazionali sono ormai poche e le tirature delle versioni cartacee, salvo alcune fortunate eccezioni (Tex, Diabolik e poco altro) sono ridotte rispetto agli anni ‘70.
Com’è quindi possibile che, con una diffusione dei fumetti ridimensionata, Lucca sia presa d’assalto da decine di migliaia di persone italiane e non?


Secondo me uno dei punti di forza è la location: passeggiare per le strade del centro storico affollate di giovani entrando e uscendo dagli stand è sempre bello, molto meglio di quando il tutto era stato spostato al palasport nella zona delle tagliate (eppure ci fu chi, all’epoca, era contrario al ritorno nel centro storico).
Oltre al fascino di una città immutata da secoli ci sono state due modificazioni che gli organizzatori hanno saputo gestire e che hanno contribuito a rinnovare e accrescere l’impatto della rassegna.
Prima ci sono stati i giochi di ruolo che si sono conquistati una loro zona affollata da giocatori e semplici curiosi (io, che non gioco, resto ammirato di fronte ai modellini di soldati o alle ricostruzioni di battaglie vere o di fantasia).
Poi sono arrivati i fumetti giapponesi (anche loro hanno adesso un’area dedicata) e, con essi, i Cosplayer che hanno contribuito ancora di più a rendere unica una passeggiata per le vie del centro o sulle mura nei giorni della mostra.

Sono migliaia i giovani vestiti come i loro personaggi preferiti (non solo giapponesi, peraltro) che amano farsi fotografare.
Ecco, l’aver saputo gestire queste due filiazioni del ‘semplice’ fumetto è il grosso merito degli organizzatori di Lucca Comics e questa felice gestione è la chiave di un successo che si rinnova anno dopo anno e porta presenze e turisti anche negli alberghi della Versilia in un periodo di bassa stagione.
Difficilmente, se avessero voluto mantenere la rassegna limitata ai fumetti, i numeri sarebbero quelli attuali con più giornate in cui si raggiunge il massimo di capienza (80.000 biglietti).
Da quando, ormai molti anni or sono, ho visto svilupparsi il fenomeno Cosplayer mi sono sempre domandato perché a Viareggio, città che con le maschere ha dimestichezza da oltre 150 anni, non si sia pensato di creare un evento a loro dedicato.
Non nel periodo di Carnevale, anche se negli ultimi anni certi costumi non sfigurerebbero con quelli legati ai manga, ma magari in primavera.
Ormai con il dominio di Lucca sarebbe una scopiazzatura, ma anni fa, se qualcuno ci avesse pensato, qualche sinergia si sarebbe potuta trovare.
Pur nelle loro differenze, le maschere di Carnevale e quelle dei Cosplayer hanno significativi punti in comune che in una città come Viareggio, che ha fatto della maschera il proprio marchio, avrebbero potuto (e magari dovuto) essere sfruttati.

Chi è Giulio Arnolieri

Giulio Arnolieri, nato a Viareggio nel 1958, ha conseguito la maturità classica presso il Liceo Ginnasio Giosuè Carducci di Viareggio e la laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli studi di Pisa.
È docente di inglese presso il Liceo Galileo Chini di Lido di Camaiore.
Collaboratore del quotidiano La Nazione dal 1983, è giornalista-pubblicista dal 1986.
È stato direttore responsabile di Radio Babilonia dal 1987 al 2000 e ha collaborato con quotidiani e periodici anche a diffusione nazionale, con siti internet e con varie emittenti radiofoniche e televisive locali, ultima in ordine di tempo 50 News Versilia.
Ha pubblicato, prevalentemente con le Edizoni Il Molo, 15 libri su tematiche che spaziano dalla storia dell’hockey al giornalismo, dalle radio locali alla città di Viareggio, fino alle sue esperienze d’insegnante. Gli ultimi sono ‘Da Land’s End a John o’Groats. Viaggi, emozioni ed esperienze britanniche’ (2019), ‘Rileggere un romanzo non letto’ (2020), An Unconventional Literature: breve viaggio nelle letterature in inglese accompagnati da dischi, film e altro (2023).
Per la sua attività giornalistica ha ricevuto il Premio Sport del Comune di Viareggio 2005 e quello della Lega Nazionale Hockey 2011.

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