“Wonder of Love”: le sculture di Marco Cornini nel centro storico di Pietrasanta
Ultimo giorno oggi per vedere le opere dello scultore milanese esposte in piazza Duomo, piazza Carducci, nella Chiesa e nel Chiostro di Sant’Agostino
La Città di Pietrasanta dedica il principale evento espositivo dell’estate 2022 alla mostra “Wonder of Love” dell’artista Marco Cornini (Milano, 1966), celebrando i suoi trentaquattro anni di attività.
Un evento espositivo promosso dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con l’Associazione Quattro Coronati e prodotto dalla Galleria Liquid Art System di Franco Senesi che l’ha concepito proprio in funzione degli spazi espositivi presenti nella città versiliese.
La mostra, a cura di Angelo Crespi, si articola attraverso un percorso espositivo di una quarantina di opere dislocate in piazza Duomo, piazza Carducci, Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino.
Sculture che caratterizzano il percorso artistico del maestro milanese, le ultime delle quali ideate, plasmate e interamente realizzate durante l’ultimo anno e mezzo vissuto a Pietrasanta, frequentando i laboratori e le fonderie della Piccola Atene.

Le sculture nel centro storico di Pietrasanta
In piazza Duomo e in piazza Carducci sono collocate cinque sculture di dimensioni monumentali: “L’abbraccio” (bronzo), un’esplosione di passione e felicità, la figura femminile in un irrefrenabile slancio salta al collo dell’amato per poi perdersi come in una danza sensuale; “Con quella sua camminata sicura” (bronzo), una giovane ragazza cammina sicura e spensierata, nessun timore, nessun dubbio nell’affrontare la vita davanti a sé; “Quante cose mi dicevi mentre ti guardavo” (bronzo) la rivisitazione di uno dei soggetti più rappresentativi dell’opera di Cornini, una giovane sensualmente abbandonata su una poltrona, persa in un dialogo di sguardi con chi la osserva; “La meraviglia” (terrecotte), due giovani seduti su una collina fiorita, come in una “bolla” di un “microcosmo” ,sembrano galleggiare sospesi in una meraviglia d’amore; “Sguardi oltre”, (terrecotte policrome), il busto di una giovane donna che si tocca il ventre in un desiderio di maternità.
Nella Chiesa e nel Chiostro di Sant’Agostino è esposta invece una selezione di opere che raccontano il percorso creativo dell’artista, dalle “Stanze”, lavori introspettivi sulle relazioni e le dinamiche all’interno delle situazioni di coppia, a quelle più passionali come “My love” e “L’auto rossa”, alle figure femminili, come “Donna al sole”, perse ad assaporare con i propri sensi i piaceri della natura (il sole, il mare e il vento sulla pelle) a quelle assorte nei propri pensieri adagiate su di una poltrona.

“Marco Cornini è un artista che esemplifica mirabilmente con le sue opere il concetto contenuto nel titolo della mostra “Wonder of Love (meraviglia d’amore) – spiega il curatore Angelo Crespi – nell’idea che la vita come l’arte siano il frutto dello stupore che ci concede il sentimento più alto, cioè l’amore (in tutte le sue sfaccettature): e lo fa con figure colte nell’attimo ineffabile della meraviglia. Nonostante molti artisti concettuali contemporanei affidano le loro opere a terzi, e non disdegnano la modellazione meccanica del 3D, e tanti curatori sono pronti a criticare virtuosismo e talento, è proprio grazie alla tecnica sopraffina che Marco Cornini raggiunge livelli di assoluta eleganza e originalità. Degno epigono – prosegue – di tutti quegli scultori che dal Medio Evo hanno plasmato con le mani le terre dandogli forma e sostanza, massimo esperto della sapiente mescola di ossidi e ruggini e pigmenti, e della cottura, così da ottenere toni e colori differenti, incarnati e sfumature più consone al soggetto raffigurato, senza rinunciare alla ruvida superficie, gli permette di non scadere mai in uno scontato sentimentalismo o in un levigato lirismo”.
Scultore di assoluto talento, Cornini, è uno dei più apprezzati artisti della sua generazione, notava già nei primi anni Duemila, Edward Lucie-Smith: “Le sue sculture evocano assai poche somiglianze sia con i principali stili modernisti, sia con quelli pre-moderni, rivelandosi uniche nel loro genere”.
“Cornini rappresenta quel filone “arcaico” sempre proficuo della scultura italiana”, come sottolineato da Luca Beatrice.

Marco Cornini biografia
Nato Milano il 17 maggio 1966, si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1988.
Dal 2001 è titolare della cattedra di Discipline Plastiche Scultoree presso il Liceo Artistico L. Fontana di Arese.
Vive e lavora a Milano.
Terminati gli studi artistici all’accademia di Brera, il suo talento viene presto scoperto da Mario De Micheli che per primo se ne occupò scrivendo il testo in catalogo della sua prima mostra personale tenutasi a Milano alla Galleria Ada Zunino, quando aveva ventidue anni.
In seguito numerosi critici si sono occupati del suo lavoro tra cui: Rossana Bossaglia, Milena Milani, Franco Fanelli, Giorgio Seveso, Alessandro Riva, Beatrice Buscaroli, Maurizio Sciaccaluga, Enzo Santese, Marco Di Capua, Edward Lucie-Smith, Sebastiano Grasso, Valerio Dehò, Anna Caterina Bellati, Alberto Agazzani, Camillo Langone, Luca Beatrice, Silvia Fabbri, Ferruccio Giromini, Angelo Crespi.
Le sculture di Cornini, terrecotte e bronzi, affermano valori inusuali di un racconto scultoreo che sa ben miscelare attualità ad antiche e nobili lezioni.
Il tema centrale della sua opera è l’essere umano, con una particolare attenzione all’indagine psicologica delle correlazioni nel tessuto dei sentimenti con una propensione a coglierne gli aspetti esistenziali legati alla vita contemporanea.
Nel corso degli anni ha esposto in numerose mostre personali in gallerie private e prestigiosi spazi pubblici e le sue opere sono state inserite in moltissime mostre collettive nazionali e internazionali che lo hanno segnalato come uno tra i più riconosciuti scultori figurativi della sua generazione.
Info:
Associazione Quattro Coronati a.q.coronati@gmail.com tel 339 1855725
Liquid Art System www.liquidartsystem.com tel 081 8378828 / 347 6716858
Centro Culturale Luigi Russo www.museodeibozzetti.it tel 0584 795500